Cremazione
Cosa è la cremazione?
Attualmente, la cremazione è una pratica che incontra sempre più consensi anche in Italia. Può essere effettuata in diverse strutture autorizzate, in gran parte coincidenti con le organizzazioni delle aree cimiteriali. Le nostre onoranze funebri a Nocera Superiore, nel rispetto delle volontà espresse dal defunto o dai suoi familiari, sono disponibili a procedere con la cremazione, in seguito, le ceneri possono essere conservate in urne e consegnate ai parenti oppure possono essere tumulate o disperse nei luoghi consentiti dalla legge.
Come avviene la cremazione?
Il procedimento è piuttosto semplice: la salma, posta all’interno di una cassa, viene introdotta nel forno crematorio e ridotta in cenere mediante un processo di combustione. Dopo alcune ore, le ceneri vengono filtrate, cioè, liberate da eventuali parti metalliche (ad esempio: chiodi della bara, protesi, ecc.), poi sono raccolte e sigillate dentro un’urna che sarà consegnata ai familiari.
Come si può esprimere la volontà di essere cremati?
Per procedere alla cremazione di una salma è necessaria l’attestazione della volontà del defunto di farsi cremare. Questa può essere manifestata in vari modi:
Atto notarile, deve essere presentato al notaio che lo notificherà e lo esibirà al Servizio Cimiteri del comune di residenza
Dichiarazione scritta su carta semplice che deve essere datata e firmata. Detto anche atto olografo, deve essere consegnato a una persona di fiducia e autenticato da un notaio. L’atto poi, deve essere sottoposto al Servizio Cimiteri del comune di residenza
Iscrizione presso un’associazione pro-cremazione riconosciuta o una società di cremazione da individuare tra quelle iscritte alla Federazione Italiana per la Cremazione (FIC)
Dichiarazione verbale fatta dai familiari, in tal caso, è richiesta l’unanimità dei parenti al momento del decesso.
Come deve essere redatto l’atto olografo?
Se si sceglie questa alternativa, bisogna sapere che l’atto deve essere scritto a mano, datato o firmato. Non sono accettati documenti scritti a macchina o al computer. Inoltre, tale documento deve essere autenticato da un notaio.
Come funziona l’iscrizione a un’associazione pro-cremazione riconosciuta oppure a una società di cremazione?
Se si opta per questa soluzione, si deve pagare una quota di iscrizione (una tantum o annuale) e si deve compilare a mano un modulo. Si può anche indicare la volontà di far disperdere le ceneri oppure di affidarle al partner, a un parente o a un amico. Adottando questa modalità, la volontà del defunto sarà rispettata anche se i familiari si oppongono.
Cosa devono fare i familiari se il defunto era iscritto a un’associazione pro-cremazione o a una società di cremazione?
I parenti devono informare l’agenzia di onoranze funebri, ad esempio la nostra a Nocera Superiore, sarà il personale a gestire tutte le pratiche necessarie per avviare la procedura presso il comune.
E se il defunto non ha espresso per iscritto la volontà di essere cremato?
In questo caso, sono i familiari a farsi carico del suo desiderio. Innanzitutto, sarà il coniuge o il partner (in caso di unione civile) o in mancanza di tale figura, il parente più prossimo, entro il sesto grado. Se ci sono più parenti dello stesso grado e fossero in disaccordo, varrà il parere della maggioranza assoluta dei familiari di pari grado. In tali casi, la manifestazione del desiderio del defunto di essere cremato deve essere fatta davanti all’ufficiale di stato civile, nel comune di residenza (in vita o quello effettivo al momento della morte) del defunto o nel comune di residenza di chi rende la dichiarazione.
Quali sono i costi per chi sceglie la cremazione?
Trattandosi di un servizio pubblico, al costo del funerale completo (religioso o laico) si dovrà aggiungere una tariffa che varia da crematorio a crematorio e che non può superare il limite imposto dallo Stato. La tariffa è adeguata annualmente in base al tasso di inflazione programmato. Alcuni Comuni, applicano una tariffa ridotta, facendosi carico della parte di riduzione. Alla cifra base si devono poi aggiungere i costi per l’istruttoria della pratica e per l’affidamento o la dispersione delle ceneri.
Dove si possono conservare le ceneri?
Le ceneri, raccolte in apposite urne cinerarie sigillate si possono collocare sia nel “cinerario comune” sia nei loculi dei cimiteri. Si può anche optare per la custodia in casa, in tal caso, le ceneri saranno affidate ai parenti oppure si può decidere di trasformare le ceneri in un gioiello, scegliendo il procedimento di diamantificazione dei resti. La legge nazionale permette tale pratica di conservazione, ma non disciplina le modalità di affidamento, per cui si dovrà consultare la disciplina prevista dalla regione e dal comune di appartenenza. In ogni caso, se si opta per la custodia in abitazione, il defunto deve aver espresso parere favorevole, l’urna deve essere sigillata e su di essa devono essere riportati i dati anagrafici del defunto. Inoltre, la consegna ai familiari deve essere verbalizzata e deve essere data adeguata garanzia che il luogo in cui l’urna è posta non sia profanato e che l’urna non possa essere rimossa. Una volta affidata, l’urna non può essere spostata liberamente, ad esempio, trasportata in un’altra abitazione: sarà necessaria una specifica autorizzazione.
Dispersione delle ceneri: cosa bisogna sapere?
Innanzitutto, si possono disperdere le ceneri, se così desiderava il defunto e lo ha espresso in vita in forma scritta o verbale. La dispersione è severamente vietata nei centri abitati e si può effettuare solo nei luoghi in cui è possibile farlo per legge: mari, fiumi, laghi, in tratti liberi da natanti e manufatti, aree private o zone adibite al ricordo nei cimiteri. La pratica di dispersione segue una determinata procedura: può essere eseguita dal coniuge e dai figli del defunto oppure, in mancanza di essi, da un parente più prossimo, dall’esecutore testamentario, da un delegato di una società di cremazione oppure dal personale autorizzato del Comune di appartenenza.